lunedì 14 novembre 2011
Chi siamo
“Il segno della mano aperta per ricevere ricchezze create, per distribuirle ai popoli del mondo, deve essere il segno della nostra Epoca” (Le Corbusier)
ASSOCIAZIONE CULTURALE PER LE DISCIPLINE OLISTICHE
DI.R.K.A
Diksha Reiki Karuna-Deva Angel-Channeling
L' Associazione Culturale per le discipline olistiche DI.R.K.A , la cui sigla significa:
· Diksha
· Reiki
· Karuna-Deva
· Angel-Channeling
si è costituita legalmente il giorno 8 Novembre 2005. è nata per volotà di amici che accomunati da stessi interessi di percorsi, hanno pensato di sviluppare un' idea di nome DI.R.KA, perché fosse motivo d'incontro tra quanti amano le varie esperienze olistiche. L'associazione non appartiene ad alcun Credo, ad alcuna Sètta, è apolitica e si propone di incoraggiare e sostenere la cultura nella sua dignità di libera espressione, promuovendo ed organizzando incontri, conferenze, convegni, mostre, seminari, presentazioni di libri inerenti i suoi interessi, editoria, percorsi energetici, corsi informativi contemplati nei suoi programmi annuali.
Oggi c'è sempre più necessità di prendere contatto con noi stessi e a volte c'è l'esigenza di potersi trovare con realtà che vibrano in sintonia con noi. Non è facile trovare spazi dove poter fare, come dicono gli Orientali - il vuoto e il pieno – ovvero svuotarsi di tutto ciò che ingombra a livello sottile e riempirsi di tutto ciò che è bello e nutriente a livello sottile.
L' Associazione si propone come uno dei tanti punti di riferimento, per coloro che hanno disegnato il loro cammino evolutivo, con l'intento di affiancarli nelle scelte di percorso che trovano ispirazione nelle realtà olistiche.
I Soci Fondatori
· Banti Daniela
· Benucci Monia
· Bertini Sonja
· Calonaci Stefano
· Giuffrida Eleonora
· Giuffrida Vincenzo
· Giuntini Maurizio
· Orazzini Roberta
· Pietrobelli Jolanda
· Tosi Daniele
Direttivo
Presidente Maurizio Giuntini
Vicepresidente Daniela Banti
Consigliere Monia Benucci
Consigliere Vincenzo Giuffrida
Consigliere Jolanda Pietrobelli
Segretario Roberta Orazzini
Revisori Eleonora Giuffrida / Stefano Calonaci
STATUTO
1. E' costituita l'Associazione Culturale per le Discipline Olistiche DI.R.K.A. Associazione di fatto, apatica e apolitica, con durata illimitata nel tempo e senza scopo di lucro,regolata dal seguente Statuto e dalle normali norme vigenti nel Codice Civile, i cui soci fondatori sono: Banti Daniela, Benuci Monia, Calonaci Stefano,Giuffrida Eleonora, Giuffrida Vincenzo, Giuntini Maurizio, Orazzini Roberta, Pietrobelli Jolanda.
2. L'Associazione persegue gli scopi: promozione e diffusione della cultura olistica nella sua libera espressione, attraverso incontri, conferenze, seminari, convegni, presentazione di libri, corsi informativi su DIKSHA, REIKI, KARUNA, ANGELI e nelle sue molteplici versioni di realtà olistica.
3. L'Associazione è aperta a quanti son o interessati alla realizzazione e condivisione delle finalità istituzionali.
4. Il patrimonio dell'associazione è costituito dalle quote annue dei Soci iscritti e provvede al conseguimento dei suoi scopi con le rendite del patrimonio.
5. L'ammissione dei Soci Ordinari è deliberata su domanda scritta del richiedente, co ntrofirmata da un Socio Anziano.
6. Contro motivato rifiuto di ammissione non è concesso appello.
7. I Soci debbon o essere maggiorenni ed hanno diritto di voto solo quelli che sono iscritti da almeno due anni.
8. I Soci debbono rispettare le norme del presente Statuto ed eventuale Regolamento Interno, secondo deliberazioni assunte dagli Organi preposti. In caso di comportamento difforme che rechi pregiudizio agli scopi o al patrimonio dell'associazione il Consiglio Direttivo interverrà con sanzioni: richiamo, diffida, espulsione a cui non si potrà presentare ricordo.
9. Gli Organi dell'associazione sono: Assemblea dei Soci, Consiglio Direttivo, Presidente, Segretario, Collegio dei Revisori, Collegio dei Probiviri.
10. L' Assemblea dei Soci assicura la corretta gestione dell'Associazione ed è composta da tutti i soci, con diritto di voto. È convocata almeno una volta l'anno in via ordinaria (e straordinaria) su richiesta del Direttivo. La convocazione è fatta dal Presidente almeno otto giorni prima con invito scritto. Le adunanze sono valide se è prese nte la maggioranza dei membri che le compongono, le delibere sono prese a maggioranza assoluta a votazione palese. I verbali debbono essere trascritti in ordine cro nologico su apposito registro e debbono essere sottoscritti dal Presidente e dal Segretario. Il Segretario è nominato dal Consiglio stesso che provvede a determinarne i compiti.
11. L'assemblea Ordinaria ha i seguenti scopi: elegge il Consiglio Direttivo, il Collegio dei Revisori e dei Probiviri.
12. La rappresentanza legale dell'Associazione davanti a terzi e in giudizio, spetta al Presidente.
13. Il Consiglio Direttivo è composto da tre Membri + il Presidente, il Vice-Presidente ed il Segretario. Dura in carica cinque anni.
14. Il CD è l'organo esecutivo dell'Associazione che si riunisce in media due volte l'anno ed è convocato dal Presidente, due componenti su richiesta motivata, richiesta motivata scritta di almeno il 30% dei soci votanti.
15. Il CD ha tutti i poteri di Ordinaria e Straordinaria Amministrazione. Nella gestione Ordinaria i suoi compiti sono: predisporre gli atti da sottoporre all'assemblea, formalizzare le proposte pr la gestione dell'Associazione, approvazione Bilancio preventivo (dicembre) dell'anno seguente, approvazione del Bilancio consuntivo (febbraio), di ogni riunione deve essere redatto un verbale
16. l'esercizio finanziario dell'Associazione ha inizio il 1° gennaio e termina il 31 dicembre
17. il Presidente convoca e presiede il CD, sottoscrive ogni atto amministrativo compiuto dall'associazione, apre e chiude conti correnti bancari e postali e procedure agli incassi. Conferisce ai Soci procura speciale per la gestione di attività varie, previa approvazione del CD.
18. Il Collegio dei Revisori è composto da due soci eletti dall'Assemblea al di fuori del CD. Verifica le regolarità della contabilità e redige apposita relazione da allegare al bilancio.
19. Il Collegio dei Probiviri è composto da due soci eletti in Assemblea. Dura in carica 5 anni. Decide di esplusioni, dinieghi di ammissione.
20. L'eventuale scioglimento dell'Associazione è deliberato dall'Assemblea Straordinaria. Il Patrimonio Residuo deve essere devoluto ad associazione con finalità analoghe o per fin i di pubblica utilità, sentito l'Organismo di co ntrollo di cui all'art.3 comma 190 della legge 23.12.96 N°662
21. Tutte le cariche elettive sono gratuite.
22. Per quanto non previsto dal presente statuto valgono le norme di legge vigente in maniera.
23. La durata dell'associazione è a tempo indeterminato.
24. Essa svolgerà la propria attività in conformità e sotto l'osservanza delle norme contenute nello statuto.
Pisa 8 novembre 2005
registrato all'Ufficio delle Entrate di Pisa
Serie III
N° 5722
Corsi e Seminari
I corsi e i seminari sono tenuti dai nostri docenti, per avere materiale informativo va contattata la segreteria dell'Associazione, alla seguente mail: associazionedirka@libero.it
Corsi in programma
· Reiki metodo Usui
· Osho N.R
· Karuna-Deva
· Angel-channeling
· Dai-Danirei-Ki
· Johre-Raku
· Danosh- Reiki-U
· Karu-Rei
· Diksha
· Ilahinoor
· Cristalloterapia
· Soffio-Reiki
· Radiestesia
Sono scaricabili dal sito i seguti libri:
· Innocente Reiki
· Manuale di Radiestesia
Corsi con docenti esterni
· Ayurveda
· Ching
· Fiori di Bach
· Tecniche di rigenerazione energetica
· Astrologia
· Fisiognomica
I Maestri
Daniela Prisca
Master di Reiki metodo Usui Sihiki Ryoho per il riequilibrio energetico naturale, Teacher Maestro del Cuore, Osho N.R., Dai-Danirei-Ki, Karuna-Deva, Karuna, Usui-Gioreiki, Johre-Raku (luce bianca del drago), Angel-Channeling, Shidan, Danosh-Reiki-U, Karu-Rei, Deva-Rei, Cristalloterapia.
Master di OshoN.R, Reiki Tradizionale Usui, Teacher Maestro del Cuore, Karuna, Karuna-Deva, Pranic-Healing ( liv. Avanzato), Diksha Giver Onenes University India, Angel Channeling, Controllo con l'essenza ( liv. Avanzato).
Master Third Degree metodo Usui Shiki Ryoho, Karuna Master Ship, Osho N.R., Karuna-Deva, Angel-Channeling, Teacher Maestro del Cuore, Shidan, Danosh-Reiki-U, Karu-Rei, Deva-Rei, Dai-Danirei-Ki, Johre-Rak (luce bianca del drago), Karu-Rei.
Master di Reiki metodo Usui Shiki Ryoho, per il riequilibrio energetico naturale, Teachert Maestro del Cuore, Osho N.R., Dai-Danieri-Ki, Karuna, Karuna-Deva, Usui-Gioreiki, Johre-Raku (luce bianca del drago), Angel-Channeling, Shidan, Danosh-Reiki-U, Karu-Rei, Deva-Rei.
Master di Reiki metodo Usui Shiki Ryoho, per il riequilibrio energetico naturale, Teachert Maestro del Cuore, Osho N.R., Dai-Danieri-Ki, Karuna, Karuna-Deva, Usui-Gioreiki, Johre-Raku (luce bianca del drago), Angel-Channeling, Shidan, Danosh-Reiki-U, Karu-Rei, Deva-Rei.
Il papà del reiki
Mikaomi Usui Sensei nasce nel Villaggio di Taniai (Prefettura di Gifu) in giappone il 15 agosto 1865. All'età di dodici anni inizia l'addestramento alle arti marziali. Agli inizi del 900 sposa Sadako Suzuki e nel 1908 nasce il primogenito Fuji. Cinque anni dopo nasce la secondogenita Toshiko. La possibile data in cui Usui riceve la chiave del Reiki è il 23 agosto 1914. l'anno successivo una monaca Buddhista Tendai, co nosciuta come Suzuki San, diventa allieva di Usui e rimane al suo fianco fino al 1920.
La storia narra che Usui, durante il suo ritiro durato 21 giorni sul M.Kurama, osservando il digiuno e la preghiera, apparve Avalokitesvara, il Bodhsatva dell'amore, della guarigione e della compassione, che lo istruì e lo iniziò al Reiki. Usui era un uomo modesto ma spiritualmente ricco, ad un certo punto della sua vita decise di diventare un monaco Buddhista "Zaike", ovverosia un monaco che conservava il suo lavoro, la propria casa,la propria famiglia, non viveva nel Tempio, ma tre mesi l'anno praticava una forma di meditazione di 21 giorni. Nel Buddhismo Tibetano questa disciplina spirituale è chiamata "Meditazione del pentimento del Loto".
Nell'aprile del 1922 aprì il suo primo luogo di insegnamento ad Harajuku Tokio.
Il termine Reiki non veniva usato tra i suoi allievi, i quali chiamavano questo metodo "Usui Teate" che vuol dire "Tocco della mano di Usui", guarigione con le mani di Usui.*
Nota*. Al'inizio Usui non indicò il suo metodo con un nome preciso, il termine Usui Teate, fu introdotto da alcuni allievi (Suzuki San). Il termine Reiki esisteva ancor prima di Usui e fu applicato al suo metodo, successivamente da altri allievi.
Il dott. Hayashi di cui si parla diffusamente nella storia del Reiki è stato allievo di Usui ed iniziato alla Pura Dottrina dal medesimo, nove mesi prima della propria scomparsa, avvenuta il 9 marzo 1926. Usui aveva sessantuno anni.
Il dott.Hayashi a sua volta iniziò al metodo colei che avrebbe poi diffuso il Reiki in Occidente.
Risale al 1998 la ricerca condotta dal tedesco Frank Ajava Petter, maestro di Reiki, che vive in Giappone. Le sue scoperte cambiano di molto tutto il notiziario giunto in Occidente tramite Takata. Esiste la tomba di Usui, le sue spoglie sono raccolte nel cimitero del Tempio di Daihoji a Tokio. La tomba evidenzia una stele e sul monumento funebre è incisa la storia di Mikao Kyoho (Gyoho) Usui. Qualora vi fossero stati dubbi sulla sua reale esistenza, la scoperta della tomba è stata efficace per fugarli. Sulla tomba è riportata la visione avuta durante il ritiro di 21 giorni sul M. Kurama e la nascita della Pura Dottrina.*
Nota*. Le versioni pubblicate sui 21 giorni passati da Usui in ritiro sul monte, sono molte e tutte discorsi, quella più affascinante, seppur priva di riscontri porta la firma di Takata.
Brevemente un accenno
...al suo ritorno dal mondo Occidentale, laricerca spirituale di Usui, approdò sul monte Kurama, dove egli sostò 21 giorni in meditazione, digiuno e preghiera ( il N° 21 rappresenta la guarigione perfetta) per trovare risposte alla sua voglia di sapere sulle guarigioni operate dal Cristo con le mani.All'alba del 21° giorno, una sfera di luce intensa si posò sulla fronte di Usui, aprendosi in piccole bolle contenenti i simboli Reiki, dei quali ricevette la conoscenza del giusto equilibrio.
Così nacque il Reiki di Mikao Usui. Egli lo sperimentò su se stesso e la sua famiglia, propponendosi di condividere con altri la propria esperienza.
La storia racconta che aprì una "Clinica Reiki" nel 1922 vicino Tokio, lp'anno successivo durante un terremoto che sconvolse la città, si prestò a portare aiuto là dove c'era bisogno. Nel febbraio del 1925 aprì la sua seconda clinica Reiki.
Il 9 marzo 1926, passò a miglior vita.
Esiste tutt'oggi nella città di Tokio l'associazione che lo riguarda "Usui Reiki Eyoho Gakkai. Scrisse per i suoi allievi un manuale ed attraverso questo documento che è statao recuperato e tradotto da Petter con la collaborazione della moglie giapponese, siamo venuti a conoscenza della diversità della pratica Reiki insegnata in Giappone, dalla scuola di Usui. L'intero sistema è basato sull'intuito e sulla intenzione, è più ricco rispetto alla tecnica occidentalizzata ed include un'ampia metodologia a convalida dei tanti stili che oggi sono praticati nel Mondo Occidentale.
Mikao Usui ha sempre voluto che la Pura Dottrina fosse insegnata e trasmessa in odo semplice, perché potesse essere di facile comprensione e accessibile a chiunque.
Il benessere spirituale è alla base della salute, la disciplina Reiki diffusa da Usui, si concentra sullo sviluppo spirituale, considerando la guarigione effetto secondario. In Occidente invece si tende a concentrarsi sulla guarigione, considerando lo sviluppo spirituale un effetto secondario.
La Disciplina Reiki
Il Reiki è sistema di evoluzione spirituale e guarigione con l'imposizione delle mani, sviluppato agli inizi del secolo scorso. Si tratta di una disciplina mente/corpo che definisce un riequilibrio energetico, non perdendo di vista la guarigione fisica/mentale di chi pratica Reiki.
Le origini risalgono agli albori del racconto dell'Umanità e le ricerche avviate nel campo, trovano traccia in culture antiche, partendo dall'Egitto fino al mondo celtico.
In un primo momento si è pensato fosse un'arte passata da bocca a orecchio, da maestro ad allievo, fin quando sono cominciate le tante pubblicazioni sull'argomento.
In questa disciplina:
il cuore è il centro di tutto, sede dell'anima è il luogo delle emozioni, dove si matura l'esperienza spirituale. Ascoltando la voce del cuore si realizza il contatto consapevole col Sé Superiore, ottenendo una spinta evolutiva.
Attraverso il cuore l'essere umano cresce ed ogni sua scelta diventa manifestazione autonoma del proprio libero arbitrio. Sentire vuol dire aprirsi all'ascolto generoso e privo di pregiudizi. Questo metodo è in totale risonanza con la dimensione del sentire, agevola uno sviluppo individuale e accelera la crescita spirituale. Praticarlo sviluppa la sensibilità nei confronti di noi stessi e del mondo esterno.
Reiki deriva da Rei ( universale) e descrive l'aspetto illimitato del Ki (energia), si descrive così l'energia del sistema di Mikaomi Usui Sensei, il papà del Reiki. La traduzione che trova concordi le appartenenze al mondo del Reiki, approssimativamente è la seguente:
energia vitale che tutto abbraccia
Lo scopo di Reiki è di favorire il raggiungimento di più obiettivi della nostra vita che possano configurarsi nei livelli più alti della dimensione spirituale, esempio: attraverso la presa di coscienza del nostro Sé, ottenendo così l'espansione del cuore e arrivare all'armonia.
Reiki porta con sé il segreto dell'amore, che dall'Universo scende fino a noi, avvolgendoci in un poente abbraccio di energia che favorirà il contatto tra lo spirito e la materia e non trascura di accelerare l'evoluzione di chi lo pratica e di chi lo riceve. Potenzia e regola la circolazione energetica del corpo umano, avvia processi di disintossicazione, favorisce l'eliminazione delle tossine, allevia il dolore fisico e morale; rigenera i tessuti, rilassa, riattiva il sistema endocrino, linfatico, circolatorio, digerente, urinario, rafforza il sistema immunitario, riequilibrando anche il sistema nervoso. Reiki è un atto importante che permette la connessione con l'energia pura che proviene dal Kosmo. Lì si manifesta la coscienza, la fonte di informazione che consente alla materia di strutturarsi nello spazio/tempo.
In Oriente si è visto uno sviluppo maggiormente incentrato sull'emisfero intuitivo/creativo, sulla parte mistica. In Occidente è avvenuto l'esatto contrario, lo sviluppo si è maggiormente incentrato sulla parte razionale e logica. La riscoperta e la risposta di Reiki, ci conduce al recuopero dell'equilibrio dentro di noi.
I tre livelli ( o gradi) Reiki
Il sistema definito tradizionale è chiamato Usui Reiki Ryoho.
In Occidente è insegnato attraverso tre livelli o gradi, ai quali il soggetto viene armonizzato, al fine così di ottenere la capacità per guidare l'energia.
Il primo livello è impiegato per la cura propriamente fisica, richiede l'imposizione delle mani che irradiano energia.
Nota.
Diversamente dalla pranoterapia, le mani di chi pratica Reiki sono entrambi radianti e assorbenti.
Il secondo livello alza il livello di coscienza e si avvale di tre simboli che rappresentano il linguaggio sottile e mentale dell'energia.
Il terzo livello accelera la crescita spirituale ed è impiegato per l'insegnamento della disciplina. Attraverso questo livello che comprende il maestrato (master) si apprendono altri due simboli ( molte scuole ne considerano solo uno).
La pratica di questa disciplina in Occidente, è andata incontro a numerosi cambiamenti anche se la sostanza non è mutata ed il Reiki funziona davvero
Nota.
La classificazione di Usui riguardo i livelli Reiki è diversa rispetto all'Occidente. Il livello più basso Shoden ( che corrisponde al nostro 1° livello) era diviso in Roku-To (6° livello), Go-To (5° livello), Yon-To (4° livello), San-To (3° livello), Okuden ( corrisponde al nostro 2° livello) era diviso in Okuden-Zenki (prima parte), Okuden-Koki (seconda parte). Seguiva poi il livello di Shinpiden che dava la assistenza all'insegnante. A discrezione del maestro, l'ultimo passo da compiere era chiamato Shihan (insegnante. A questo livello corrisponde il Master/Teacher del sistema di classificazione adottato da diversi maestri in Occidente.
Il Pittogramma Reiki
Reiki espressione giapponese nei due Kanji di cui si compone:
Non si tratta di ideogrammi ma di pittogrammi.
Significato:
1. Nel vuoto biancore, nello spazio eterno e infinito la prima pennellata. Il primo segno riporta alla nascita del cielo, al principio creatore. L'energia si fa materia, si addensa.
2. Nel cielo ora ci sono le nuvole che rappresentano il movimento, il mutamento, l'alternarsi degli eventi e delle esistenze.
3. Lento addensarsi di nubi, origina pioggia, un tuono, un lampo e l'energia del cielo discende sulla terra in piccole gocce d'acqua.
4. Tre bocche si aprono per parlare con Dio per ricevere i doni dal cielo, per ringraziarlo nelle preghiere.
5. Gli uomini grati per i doni ricevuto dal cielo si uniscono nel tempio e offrono sacrifici. È l'incontro con lo spazio sacro interiore.
6. Si ripropone la sequenza del cielo, delle nuvole e dell'acqua che scende ed evapora, tornando al cielo.
7. Siamo nel centro del nostro essere, simboleggiato da un chicco di riso, qui comincia la vita nel seme, nella cellula, nell'eterno. Fin qui deve scendere l'energia dello spirito per rivelare per nutrire la nostra più intima essenza.
Il Kanji Reiki è simbolo antico e potente. Racchiude significati e potenzialità collegate alla protezione e alla evoluzione.
Il simbolo emana una fortissima energia.
Il suo uso:
dipinto sulla parete di una stanza oppure posizionato a mo di quadro, diviene emanatore di energia positiva.
E' forte protettore da energie geo-patogene, es. nodi di Hartmann.
Collocato sotto il letto favorisce il sonno.
Applicato ad una presa di corrente, limita i danni da emanazioni elettromagnetiche.
Inserito in un cellulare con la parte disegnata rivolta verso la batteria, protegge da emanazioni.
(Floriano D' Auria) di questo simbolo esistono tre differenti versioni e può essere letto almeno a sette livelli di profondità.
REI viene tradotto come energia universale, significa spirito, anima e indica il principio nel senso più totale del termine. Collegarsi a REI significa collegarsi con la sorgente stessa della vita: Dio, Grande Spirito, Sé Universale.
KI viene tradotto come energia vitale, significa atmosfera, mente cuore, stato d'animo. Indica qualcosa che è presente in tutto ciò che esiste, qualcosa di universale, ma allo stesso tempo individuale. Una forza che fa compiere ad ogni cosa il proprio ciclo vitale.
Potremo riferire il KI all'uomo, alla terra, al finito, all'immanente e REI al cielo, al divino, all'universo, al trascendente.
L'insieme di REI e KI è allora il TUTTO. Il creatore e il soffio di vita che emana, il principio e la sua manifestazione.
Il senso di Reiki è allora richiamare le dimensioni superiori perché scendano in noi, portando luce.
Prendiamo in esame la rappresentazione più antica e originale, gli ideogrammi giapponesi si svilupparono da quelli cinesi. Per secoli la Cina è stata un modello culturale e religioso per il Giappone, anche nell'antichità i giapponesi tendevano a rapinare altre culture, adattandole poi alle proprie esigenze.
Ecco due definizioni:
1. una qualità definitiva ascende dal cielo ( divinità), viene liberata dalla materia, da una forza solare infuocata
2. aggiungendo una grande energia alla materia, le componenti spirituali divine, al suo interno vengono rafforzate
(W.L.Rand). È degno di nota il fatto che il Reiki non richieda particolari capacità o anni di pratica: chiunque può apprenderlo in un giorno o due per sperimentare subito effetti concreti!
La profonda bellezza e il valore del Reiki risiedono nel fatto che esso ci collega con quella parte dell' Universo, in cui tutto è guidato dalla saggezza, dall'amore e dalla pace. ( lo spirito del Reiki).
I simboli di Secondo Livello
Attraverso i simboli, contattiamo quella parte di noi che di solito e nell'apparenza non conosciamo.
Nel Reiki si utilizzano i simboli per poterci collegare a vibrazioni energetiche. Con essi ci è fornito lo strumento per aumentare l'energia a cui attingere. Attraverso loro ci è consentito di accedere a dimensioni e vibrazioni che hanno dello straordinario.
A visualizzazione dei medesimi favorisce le vibrazioni energetiche e l'utilizzo delle tecniche mentali consente di dirigere l'energia. Le diverse qualità vibrazionali definiscono le caratteristiche dei simboli.
traverso il loro impiego, si oltrepassa l'illusione della materia, sollevando il velo di Maya, per agire nella dimensione del reale, dove tempo e spazio non esistono e l'eterno si fonde con l'infinito.
Con il secondo livello avviene il superamento del tempo e dello spazio.
1° simbolo CHO KU REI (energia vieni qui)
È noto come l’interruttore, accende l’energia, è usato in tutte le guarigioni. Può essere impiegato in senso orario e antiorario. Richiama l’energia e ci permette di concentrarla dove più riteniamo opportuno. L’energia si muove formando una spirale (la spirale si trova nel codice di Archimede riproposto da Leonardo da Vinci). Se utilizzato assieme alle posizioni base del primo livello ne raddoppia la potenza.
È conosciuto come simbolo del potere, del comando, della luce; indica forza, potere, azione. Tra i tanti significati: tutta l'energia dell'universo si concentra in questo punto.
È considerato il “fissatore degli altri due simboli, aumentandone la loro forza. Avendo esso la capacità di potenziare e accelerare ogni percorso è possibile utilizzarlo per dare energia, forza a qualsiasi cosa su cui stiamo lavorando.
CHO- spada curva ch traccia una liena arcuata
KU - penetrante crea uno spazio dove c’è solo niente
REI - spirito trascendente, forza spirituale, essenza
Questo simbolo è una invocazione all’amore, alla saggezza della sorgente divina, si utilizza in molti modi: inviando energie, può essere lanciato col terzo occhio, con la mano, con il soffio. Inviato ai quattro angoli di una stanza, sarà purificata, ripulita dalle energie stagnanti e pesanti.
Immaginando di indossarlo infilandoci mentalmente in esso, diventa una forte protezione. Lasciato cadere sulle bevande, sui medicinali, sui cibi, riduce ogni effetto nocivo di contaminazione. Tracciato su un regalo, una lettera, un biglietto di auguri, porterà energia positiva al destinatario. Tracciato su una ferita, arresta il sangue e ne facilita la guarigione. Se tracciato in senso antiorario si avvertirà una accentuazione degli effetti materiali, tracciato in senso orario risulterà più astratto, più adatto ad un impiego spirituale.
Nello Scintoismo Giapponese, questo simbolo aiuta a trasformare i desideri in realtà.
Per proteggere noi stessi o i nostri simili da energie negative, si impiega in questo modo:
lo tracciamo sei volte davanti, dietro, ai lati, sopra e sotto di noi, ripetendo ogni volta il mantra
2° simbolo SEI HE KI
E’ il simbolo tradizionale della guarigione emozionale, è talmente sottile che va dritto all’essenza. Integra la divinità nelle modalità energetiche dell’uomo e allinea i chakra superiori.
Simbolo dell’armonia è noto anche come la testa del guerriero - testa di drago. Il suo compito è l'ordine e l'armonia sul piano fisico, è forte per lo sviluppo emotivo. Muta i vecchi schemi che possono intralciare l'evoluzione e la guarigione spirituale. Permette la purificazione interiore.
SEI - energie nascoste dentro
- uno stato al suo inizio
- stato simile a quello buddhico
- origine della forma esteriore
HEKI - indica il chakra della radice
- disequilibrio
- parzialità
- equilibrare energie sbilanciate nascoste all’interno
- stimolare vibrazioni che rendono possibile l’armonia
Il suo significato pratico io ho la chiave, si collega con il sub-conscio della persona che lo riceve. Questo simbolo rilassa la mente cosciente per consentire ai ricordi di affiorare e facilitare i processi di guarigione. È spesso impiegato nella meditazione. Unito al primo simbolo diventa un potente purificatore di ambienti. Protegge spiritualmente dalla perdita di consapevolezza per cause del mondo materiale. Con questo simbolo siamo in grado di sviluppare la vera qualità dell’amore spirituale, sperimentando l’apertura del cuore. Attivatore della forza interiore è capace di risvegliare e purificare la kundalini e di curare la connessione mente/corpo.
Questo simbolo è impiegato per riequilibrare i disequilibri, la sua azione, disintossica e sfiamma. Sei he ki , è pieno di amore, deriva da ki ri ku, simbolo di amore nella trinità di amore- luce- forza di Sonten, la sorgente divina venerata nel tempio del monte Kurama. Appartenendo alla sfera emozionale si impiega nelle guarigioni da traumi emozionali e di dipendenza psichica. È impiegato nella depressione, attacchi di panico, esaurimento nervoso, ansia e rabbia. È il simbolo della sfera emozionale, rappresenta il punto per la liberazione delle forze di guarigione. L'energia di guarigione, si focalizza sul corpo emozionale intensificandone l'effetto. È impiegato per rimuovere blocchi negativi, protegge da influenze, forze e entità nocive, libera entità intrappolate in abitazioni e luogo.
3° simbolo HON SHA ZE SHO NEN
Il suo significato è: l’energia che è in me entra in contatto con l’energia che è in te e saluta l’energia che è in te.
Oppure
Il Buddha che è in me entra in contatto con il Buddha che è in te
Oppure
Il Cristo che è in me entra in contatto con il Cristo che è in te
Conosciuto come simbolo di contatto, simbolo della distanza è noto anche come la pagoda. E' veloce nel condurre l'energia là dove necessita la quale trasferita dal livello cosmico al piano fisico, lavora immediatamente. Il suo utilizzo irradia luce, attraverso la quale, la trasformazione
viene accelerata. Questo simbolo scioglie i blocchi trasformandoli in energia positiva. Il suo compito è di realizzare l'armonia universale sul piano fisico.
Nella sua forma ricorda da vicino lo Stupa Buddhista, rappresentazione tantrica dei chakra o dei cinque elementi sotto forma di statua o edificio.
HON - centro - origine inizio – essenza - intrinseco
SHA - brillio luccichio
- irradiare
ZE - avanzare procedere sulla strada giusta sul percorso corretto
SHO - obbiettivo bersaglio
- destinazione
- persona onesta integrità
- persona saggia saggezza
NEN - immobilità silenzio pace
- pensare mantenendo se stessi e l’oggetto del pensiero nel cuore
E’ il simbolo della guarigione a distanza, è il più complesso e potente dei simboli di secondo livello. Opera sulla mente conscia, sul corpo mentale piuttosto che sul sub-conscio che è invece dominio del Sei he ki.
Questo simbolo cura il passato (interviene sull’aspetto karmico) il presente ed il futuro. Trasmette la sua guarigione al di là del tempo e dello spazio. È collegato con il Sé Superiore e rappresenta simbolicamente la consapevolezza più alta, la capacità degli Illuminati di andare al di là del tempo e dello spazio. Favorisce il processo vitale nelle decisioni, blocca il passaggio di qualsiasi forza distruttiva la consapevolezza degli Illuminati non lascia spazio al male. Agisce sulla mente conscia, per suo mezzo possiamo incanalare energia a distanza, sia in senso spazio, sia in senso tempo ( passato, presente, futuro). Significa : ingresso nel libro della vita, conduce a livello cosciente nel qui e ora, le nostre azioni e situazioni emozionali, mentali e spirituali, create nel passato, nel presente e nel futuro, per poterle riprogrammare, qualora fosse necessario, aprendo così nuove possibilità di riequilibrio.
Questo simbolo presenta più varianti nella sua rappresentazione grafica.
Distinzione dei tre simboli
Con il secondo livello si entra in contatto con i simboli che determinano la forza del nostro pensiero e ci connettono con il principio energetico.
Questi simboli richiedono particolare cura, amore e rispetto perché sono rappresentazioni sensibili di questa antichissima energia.
I mantra associati ad essi, che ogni volta vengono pensati o ripetuti tre volte per ogni simbolo, diventano attraverso il suono una forte vibrazione energetica legata ai simboli stessi.
Il primo simbolo guarisce il corpo fisico
Il secondo simbolo guarisce il corpo emozionale o sub-conscio
Il terzo simbolo dirige l’energia al corpo mentale o mente conscia
Nota.
Impiegando il 1° e 2° simbolo possiamo purificare e difendere noi stessi. Inviandoli con sollecitudine proprio a noi, possiamo proteggerci da aggressioni psichiche; la nostra aura non ne risentirà e non avrà reazioni negative.
Usandoli assieme si può intervenire sulle ostilità, proiettando e irradiando attorno a noi sentimenti di armonia che partendo dal cuore si diffonderanno in ogni direzione.
Nella realizzazione di un progetto si impiegano i simboli 1°+2°+3°. il 3° simbolo serve a programmare nell'immediato futuro l'evolversi del progetto fino alla sua realizzazione. Dobbiamo ricordare che ciò che si ferma nella mente è il progetto, ma è poi l'energia a realizzarlo.
I simboli hanno un potere che va al di là della comprensione razionale della mente, questo potere ha un forte impatto con l'energia cosmica e può raggiungere distanze, promuovere eventi, portare benessere. Ma ciò deve trovare sostegno del Bene Universale.
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