Di Kiara Windrider (9 giugno 2007)
D.: Qual è la differenza tra Diksha e Ilahinoor?
R.: Dal punto di vista dell’universo non c’è molta differenza. Secondo me, essi provengono entrambi dalla stessa Sorgente Cosmica, assistono lo stesso processo di attivazione genetica, e sono entrambi qui per prepararci a cavalcare le onde galattiche dell’energia, mano a mano che entriamo nell’Età dell’Oro.
Tuttavia, visti da una prospettiva storica, ci sono delle differenze. Il Diksha proviene dalla cultura indù che è, per tradizione, focalizzata all’elevazione verso lo Spirito, e al dissolversi nella coscienza cosmica in uno stato di beatitudine e di unità. L’Ilahinoor trae origine in parte dalla tradizione dell’antico Egitto, ove il focus era sulla maestria fisica nel mondo della materia.
Dalla prospettiva dello spirito, noi stiamo scendendo dentro la materia. Dalla prospettiva della materia, stiamo ascendendo verso lo spirito. E’ un processo simultaneo, e la differenza dipende solo se ci identifichiamo consciamente più con la personalità o con l’anima.
In un certo senso, potremmo dire che l’Ilahinoor e il Diksha rappresentano lo yin e lo yang di una polarità cosmica. Dopo aver ascoltato centinaia di relazioni di persone che hanno sperimentato entrambe le forme di queste energie cosmiche, potrei dire che il Diksha si concentra di più sui chakra superiori, mentre l’Ilahinoor porta l’esperienza più profondamente nel corpo. Molti affermano che l’Ilahinoor li aiuta ad integrare e portare più in profondità il Diksha.
Credo che ci siano molte onde di risveglio che stanno spazzando la coscienza collettiva umana durante questo nostro viaggio verso la manifestazione dell’Età dell’Oro. Ogni onda ha origine dalla stessa Sorgente, ci permette di integrare quella precedente, e ci porta un po’ più in là.
D.: E’ necessario ricevere sia il Diksha che l’Ilahinoor?
R.: Nessuna di queste tecniche è necessaria. Stiamo entrando in una fase della storia nella quale le energie diventano disponibili per tutti. E’ semplicemente parte del nostro evolverci da quello che Sri Aurobindo chiamava “l’umano-umano” all’”uman-divino”. Tutto è guidato dal divino dall’interno dei nostri stessi sé superiori. E’ come essere trasformati collettivamente dallo stadio del bruco a quello del bozzolo e quindi a quello della farfalla. In definitiva, non c’è niente che possiamo fare per arrestare il processo, né per forzarlo, se non riconoscere, affidarsi e arrendersi alla forza divina mentre ci spinge in avanti.
Molte persone in tutto il mondo stanno avendo esperienze spontanee di risveglio, semplicemente seguendo il loro cammino, qualunque esso sia. Possiamo chiamarla Grazia Divina se vogliamo, o possiamo riferirci ad essa come Evoluzione Cosmica.
Sebbene nessuna sia necessaria, tutte queste tecniche, come il Diksha, l’Ilahinoor o Reconnection, e tante altre che stanno emergendo in tutto il mondo attraverso tante tradizioni, possono essere certamente di aiuto. Possiamo usare una qualunque di esse o tutte, a condizione che comprendiamo che non sono le tecniche in sé, ma la Sorgente Divina dietro queste tecniche, che è importante. Forse egualmente importante è la comprensione del Grande Disegno di ciò che sta avvenendo nel mondo oggi e il perché, cosicché le nostre menti possano lasciare andare la nostra naturale resistenza e la paura del cambiamento.
D.: Che cos’è il Grande Disegno?
R.: Per quanto posso capire, ci stiamo preparando ad un grande salto quantico. Dalla prospettiva scientifica, ci stiamo preparando ad un enorme rilascio proveniente dal centro galattico, ciò cui Paul La Violette si riferisce come una”super-onda galattica”. La frequenza armonica di base di tutta la materia nel nostro sistema solare subirà un cambiamento quando incontrerà quest’onda, che produrrà una serie di interazioni che ci guideranno ad un cambiamento collettivo della coscienza. E’ un argomento complesso, e, attualmente, sto scrivendo il mio prossimo libro proprio su questo, ma posso dire, per ora, che la transizione si rivelerà alquanto caotica. Se riusciremo a capire quello che accade, le ragioni di questo, ed i tempi, potremo accettare questi cambiamenti più facilmente senza entrare nella paura, il che, in definitiva, renderà il processo molto più facile per tutti.
D.: Non è sufficiente il Diksha per entrare nell’Età dell’Oro?
R.: Il Diksha ha certamente il potenziale per questo ma, dal mio punto di vista, ci sono anche alcune limitazioni all’interno del Movimento stesso. Inizialmente, quando Grace ed io abbiamo ricevuto la nostra preparazione per il diksha, a Golden City, prima che iniziasse il processo formale dei 21 giorni, Bhagavan ci disse che occorreva raggiungere una certa massa critica di 64.000 persone prima che potesse avvenire questo cambiamento collettivo. Il Diksha sembrava essere un mezzo per permettere questo cambiamento,e noi eravamo molto eccitati all’idea di poter contribuire ad accelerarlo.
Ad un certo punto, dopo che erano già iniziati i processi dei 21 giorni, nel 2004, stavamo discutendo con Bhagavan il campo morfogenetico dell’illuminazione. Noi osservavamo che non era rimasto più tanto tempo prima del 2012, e gli chiedevamo se e quando sarebbe stato possibile per la gente cominciare ad iniziare gli altri direttamente dopo aver ricevuto ed integrato il Diksha. Da come sentivamo, questo era un aspetto necessario del risveglio quantico se volevamo raggiungere l’obbiettivo dei 64.000 esseri umani risvegliati per quella data. Bhagavan rispose dicendo che si poteva provare, e se funzionava, allora si poteva continuare così.
Fummo felici di sentire ciò e cominciammo ad incoraggiare le persone a provare a dare il diksha, specialmente quelle che avevano seguito i nostri corsi intensivi di 10 giorni, e che erano ormai capaci di raggiungere stati di profonda coscienza. Molti hanno avuto dei buoni risultati con questo. Poco dopo, però, da Golden City ci venne detto di fermare queste persone, e che il solo modo di essere iniziati a dare il diksha era partecipare ai corsi di 21 giorni a Golden City.
Sfortunatamente, non tutti coloro che si sentono coinvolti nel risveglio globale hanno il tempo né le risorse per sottoporsi al programma dei 21 giorni in India. Quando siamo stati introdotti, in Turchia, al lavoro del’Ilahinoor, e dopo aver visto come centinaia di persone vivevano genuine esperienze simili a quelle che avevamo visto accadere a Golden City, ho cominciato a realizzare che queste energie cosmiche stavano arrivando in tutto il mondo in molti modo differenti, e che era impossibile restringerne il flusso. La gente stava scoprendo come, una volta essere stati iniziati al campo morfogenetico della divinità incarnata, essi potevano, a loro volta, iniziare altri i quali potevano continuare ad iniziare altri, creando una enorme reazione a catena di risveglio. Questo era molto eccitante per me, perché significava che potevamo raggiungere la massa critica necessaria per un risveglio collettivo in un periodo di tempo molto più breve.
D.: Quindi tu credi che questo risveglio collettivo può ancora avvenire nel 2012?
R.: Non solo può ancora avvenire per il 2012 o intorno a tale data, ma credo che deve avvenire presto se l’umanità e la Terra devono sopravvivere. Questo sembra ricevere il consenso sia degli scienziati che dei mistici. La società umana ha severamente danneggiato l’equilibrio del complicato tessuto della vita sulla Madre Terra, e molti scienziati e futurologi sono molti pessimisti circa le nostre possibilità di sopravvivenza nel lungo periodo. Se i problemi così strettamente interconnessi che l’umanità e la Terra devono affrontare oggi vengono portati al di fuori della straripante dipendenza dalla mente dualistica, possiamo risolverli da questo stesso livello. Comunque, il calendario Maya ci indica che stiamo spostandoci da una esperienza lineare ad una multi-dimensionale del tempo e della coscienza. Mano a mano che ci colleghiamo al nostro potenziale innato di umani divini, l’agognata guarigione e la nascita di una nuova coscienza planetaria può aver luogo in modo relativamente fluido e facile.
D.: Quindi l’Ilahinoor può essere un veicolo per questo?
R.: Si, insieme con il Diksha, e insieme con tutte le diverse tecniche di elevazione della coscienza che stanno emergendo oggi sul pianeta. Suggerirei che semplicemente ci arrendiamo al nostro sé superiore che guidi il processo, piuttosto che crearci delle aspettative su come debba essere. In definitiva, non sono le tecniche ad essere importanti, quanto la nostra fede e la resa alla forza divina che si sta risvegliando in ciascuno di noi. La mente può solo portarci fino a qui, e tutte le identità e sistemi di credenze basate su questo livello dualistico di percezione stanno velocemente dissolvendosi. La farfalla sta emergendo, ed è ora di trascendere tutte le restrizioni e limitazioni delle nostre menti incondizionate. E’ tempo di riconoscere che ognuno di noi è co-creatore con Dio, ed è necessario per manifestare questo sogno condiviso di UNITA’.
L’ILAHINOOR: L’OFFERTA DI UNA SVOLTA
Di Kiara Windrider (20 maggio 2007)
Sentitevi liberi di farlo girare….
Onde di nuova potente energia stanno pulsando dal centro della galassia. E’ una pulsazione evolutiva, alla quale l’astrofisico Paul La Violette si riferisce come di una “super-onda galattica”, che sembra muoversi attraverso il nostro sistema solare ogni 12 o 13.000 anni, portando con sé alte frequenze cosmiche e raggi gamma capaci di investire la materia e cambiare la coscienza in maniera poderosa.
Stiamo anche entrando in quel “periodo di svolta” del quinto giorno del sottomondo galattico del calendario Maya, un tempo di grande elevazione delle frequenze della luce. Cerimonie e riunioni stanno avvenendo in tutto il mondo per ancorare questa luce e per preparare la coscienza collettiva ad una accelerazione significativa degli eventi globali che potrebbero condurci ad un cambiamento dimensionale intorno a quella che è la fine del tempo per il calendario Maya verso il 2011 o 2012.
Il processo del Diksha, sviluppato da Amma e Bhagavan qualche anno fa in India, sembra essere una potente incorporazione di questa superonda galattica, e porta una frequenza che prepara le nostre menti e i nostri corpi per questo cambio dimensionale.
Mentre l’oceano della coscienza continua a montare nel nostro viaggio di ritorno verso la Sorgente , molte altre onde di coscienza galattica hanno fatto irruzione, giungendo in differenti angoli del mondo sotto differenti nomi e attraverso differenti tradizioni. Uno di questi processi, conosciuto come Ilahinoor (o “Luce Divina” in turco), sembra collegarsi ad un antico campo morfogenetico che risale all’antico Egitto e che è stato mantenuto attraverso i millenni nel campo mentale dei regni delle balene.
Ho lavorato con questo campo Ilahinoor in maniera molto intensiva nell’ultimo anno. Nei cicli passati, questa energia veniva utilizzata per preparare il corpo a ciò che oggi viene chiamata “ascensione”, un processo di elevazione delle frequenze del corpo fisico per fondersi col corpo di luce, che in quei tempi rappresentava una conquista lunga e difficile. Mi è stato detto che adesso questa energia deve diventare disponibile non solo per poche persone ma per tutti coloro che lo desiderano, in preparazione di un cambiamento dimensionale nel quale la stessa materia viene trasformata per il nostro viaggio di ritorno verso la Sorgente.
Ho continuato a sperimentare con l’Ilahinoor come mezzo per approfondire ed integrare l’attività del diksha, e sono rimasto semplicemente sbalordito dai risultati. Abbiamo condiviso l’Ilahinoor direttamente trasmettendolo con le mani , ma anche a distanza, insegnando anche alla gente a sintonizzarsi direttamente con questo campo, ed a passarlo quindi ad altri. Centinaia di persone in tutto il mondo, incluso molti diksha givers e riceventi del diksha, in Turchia, Stati Uniti ed Europa, hanno riportato un approfondimento significativo del loro processo, e molti di loro riferiscono di una maggiore capacità di portare le energie cosmiche più in profondità nel corpo e di qui anche nel corpo della Terra. Riferiscono anche di una purificazione del corpo emozionale, e spesso del rilascio di varie forme di dipendenza. Per molti, il solo ascolto della vibrazione di questo nome ha portato allo schiudersi di una nuova porta.
L’Ilahinoor mi sembra molto compatibile con i Diksha, sebbene anche da coloro che non lo hanno mai ricevuto, possa essere usato in modo indipendente. Lì dove il Diksha viene sperimentato come una frequenza elettrica che apre i centri superiori, l’Ilahinoor viene sperimentato come una frequenza magnetica confortevole e radicante, specialmente per coloro che si sono sentiti “sovraccaricati”dal troppo diksha. E’ come lo yin e lo yang di una polarità cosmica. Rischiando di semplificare troppo, si può dire che mentre il Diksha lavora per aprire i centri del cervello nuovo, l’Ilahinoor lavora per scaricare maggiormente queste energie nelle strutture del cervello antico, portando così i nostri pensieri e le nostre emozioni subconscie in risonanza con la nostra volontà e con la nostra coscienza superiore. Operando insieme, molti trovano che lavorare con l’Ilahinoor rende più facile l’integrazione del diksha.
Il punto centrale del Quinto Giorno è il picco della luce nel ciclo galattico del calendario Maya. La luce deve essere integrata nei corpi fisici ed emozionali del nostro sé personale così come del sé planetario. Stiamo anche entrando in un periodo in cui Plutone si trova in congiunzione diretta col centro galattico, facendo così emergere tutte le nostre ombre personali e collettive, sia di buio che di
Luce, per trasformarle nell’Uno. Forse l’Ilahinoor rappresenta un mezzo per assistere questo processo.
Condivido ancora tante altre cose su questo nel mio sito www.deekshafire.com. Nel frattempo, vorrei incoraggiare le persone a sperimentare insieme questa antica e insieme nuova energia. Tutto quello che dovete fare è collegarvi al campo morfogenetico di “Ilahinoor” attraverso il collegamento col vostro sé superiore, le guide e gli angeli, quindi stendervi e rilassarvi. E quando lo ricevete nel vostro corpo, mandatelo alle persone che sono intorno a voi e al nostro bel pianeta. Se avete bisogno di assistenza, io farò una trasmissione a distanza ogni sabato mattina alle 8 ora locale da ovunque mi trovi, e siete i benvenuti in questo collegamento. Poiché tempo e spazio sono relativi, sintonizzatevi col tempo che vi sembra più prossimo a quest’ora.
Se volete condividere le vostre esperienze con me, le seguirò con piacere. E se risuonate con questo, fate passare questo messaggio.
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