lunedì 14 novembre 2011

Simboli di terzo livello/ master


Dai Ko Myo
Il Dai Ko Myo ha una potenza straordinaria, una volta che si è imparato a maneggiarlo, deve essere impiegato sempre. Quando è inviato a distanza, raggiunge con rapidità il quarto chakra, ovvero il cuore del soggetto ricevente. Se lo si impiega capovolto, disegnato sul corpo lo libera dall’energia negativa.
La sua finalità è la guarigione dell’anima, suo significato: luce che investe tutto ciò che si irradia dall 'illuminato, è impiegato per trasmettere le armonizzazioni, ma anche nelle guarigioni. Aiuta ad armonizzare il piano spirituale sul quale agisce in modo molto penetrante. Simbolo del maestro, simbolo della grande luce, indica chiarezza, comprensione, silenzio. Permette di lavorare su situazioni di vite precedenti senza dover necessariamente rivivere le esperienze ad esse associate.
Nell'ambito del metodo, questo simbolo rivela la natura del Buddha attraverso le armonizzazioni, ciò avviene con tale intensità che l'energia vitale può essere indirizzata dai Mondi di Luce nel livello materiale dell'esistenza. Rappresenta la consapevolezza del Buddha, è collegato con la divinità dello Shingon, Dainichi Nyorai, ovvero il Buddha Vairocana ( colui che è come il sole), il quale è uno dei cinque budda trascendenti.
Il Buddha Vairocana fornisce all'essere umano che lotta per il risveglio spirituale, i sacri poteri dei tre segreti del corpo, della parola e della mente per aiutarlo nella grande impresa.
Una persona iniziata a tali poteri comprende la verità assoluta che Variocana rappresenta.
 Dai Ko Myo     


Raku
L’altro simbolo che è impiegato solo per trasmettere le attivazioni è il raku, la maestra Takata non l’ha mai usato e molte scuole americane non lo tengono in considerazione.
Raku ricorda il fulmine, la saetta delle rune, viene tracciato dall’alto verso il basso durante il processo di attivazione perché stabilizza chi ha ricevuto le armonizzazioni.
Significa accumulare fuoco, ha diverse funzioni, attiva la linea Hara aiutando a convogliare energia nei canali del Ki. Durante l’attivazione ai livelli, l’aura del maestro e quella dell’allievo si uniscono, gli spiriti guida hanno il compito di rimuovere il karma negativo dell’allievo e a conclusione della cerimonia il raku separa le auree, lasciando energia positiva in entrambi. Libera dal karma negativo  fa pulizia nella sfera emozionale. I tibetani lo usano per uscire dal corpo. Va impiegato con molta attenzione.
Con il terzo livello, le capacità di canalizzare sono ulteriormente aumentate, con l’effetto potentissimo del dai ko myo e del raku. Quest’ultimo in alcune scuole è insegnato  durante il seminario di secondo livello, è possibile assorbirlo anche attraverso lo sguardo. Raku libera dall’illusione della materia, è guarigione totale con il distacco dalla medesima; è anche Vajra ( diamante) del Buddhismo Vajrayana, rappresenta la saggezza profonda, dura come il diamante che porta al risveglio.
Raku















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